Registro n. 12 precedente | 1475 di 2324 | successivo

1475. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1453 febbraio 9 Milano.

Francesco Sforza ricorda al podestà di Pavia la richiesta già fattagli, alle condizioni dette al primo di febbraio, circa la liberazione di Giorgio da Castelnoveto, richiesta anche da magistro Boldrini, marescalco, così che né l'una, Giorgio, né l'altra parte, Boldrini, abbaiano motivo di querelarsi, tenendo ben presenti i capitoli di pace intervenuti fra lo Sforza e il duca di Savoia.

[ 326v] Potestati Papie.
A questi dì ve scripsemo per nostre littere, date primo instantis mensis, a supplicatione de Georgio da Castelnoveto, destenuto appresso voy, che ve informassero an tempore captionis Boldrini, del quale è mosta la causa contra dicto Georgio, fusse posseduta la terra de Castelnoveto per lo illustre ser duca di Savoya, et etiam se la captione fo facta inanti la pace contracta tra nuy et lo prelibato duca. Et trovando esser cossì, che per observantia deli capitoli in essa pace notati, dovessevo relaxare dicto Georgio, como più largamente se contene in esse nostre lettere ale quali se referimo, et perché non haveti relaxato dicto Georgio, forse per cagione a noy incognita, et havendone denuo facta porgere la supplicatione introclusa, et etiam, ex altera parte, siandone supplicato per parte de magistro Boldrini marescalcho, como vedrete etiam per le introcluse, et deliberando che eque omnibus et indifferenter ius ministretur, volemo et ve commettiamo che, intese le ragioni dele parte, faciate ragione ale parte ita quod earum neutra partium iustam habeat querelle causam, preponendo semper la observantia li capituli dela pace et cetera ut supra, li quali intendimo omnino siano observati per confinatione dela fede et honore nostro. Mediolani, viiii februarii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.