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1995. Francesco Sforza a Giovanni de Cavairano e a Bartolomeo da Gubbio 1453 maggio 22 Milano.

Francesco Sforza, informato dal capitano di Casteggio che Giovanni Cavairano e Bartolomeo da Gubbio, commissari sopra gli alloggiamenti, hanno sistemato a Corvesina e a San Gaudenzio, rispettivamente dodici e otto cavalli, ordina di non gravare ulteriormente tali luoghi perché già pagano la tassa delle lance spezzate di Giacomo Toscanella.

Nobilibus viris Iohanni de Cavairano et ser Bartholomeo de Eugubio, commissariis super logiamentis nostris dilectis.
Sentemo che per lo capitaneo nostro da Chiastezo è mandato ad allozare cavalli xii in lo loco de Corvexina et cavalli viii nel loco de Sancto Gaudentio, nonobstante che li dicti lochi habiano la taxa loro dele nostre lanze (a) spezate, cioè Iacomo de Toscanella; del che ne maravigliamo, maxime havendo inteso che dicti duy lochi portino el carrico deli altri megliori oltra che gle sono magrati et guaste ogni dì le biade.
Pertanto ve commettiamo et volemo che provediate che dicti lochi non siano gravati più dela taxa loro, in modo che non ne sentiamo più querella che ne rencresceria. Data Mediolani, die xxii maii.
IohannesAntonius.
Iohannes.

(a) lanze in interlinea su littere depennato.