Registro n. 12 precedente | 2290 di 2324 | successivo

2290. Francesco Sforza a Corrado da Fogliano 1453 luglio 25 ("apud Gaydum").

Francesco Sforza esprime a Corrado da Fogliano la sua soddisfazione per l'andata a Treviglio e l'ordine dato a Cassano di risistemare il ponte, la bastita e lo sperone. Gli dice di non avere nulla in contrario che, avuti i suoi denari, egli si rappacifichi con Meselo, mentre lui non intende "pagarse con lui se non de carne".

Magnifice Conrado de Foliano.
Havimo recevute le vostre lettere per le quale restamo avisati dela cavalcata facta per ti a Trivilii e dela visitacione qual hai facta a Cassano e del'ordine posto per riconzare el ponte, la bastita et el sporone, dela qual cosa restiamo molto contenti e satisfacti et te confortiamo a fare qualche bona facenda. Quantum autem ala parte de Meselo, del qual altre volte ne hai eciamdio scrito, dicemo che a nuy piacerà che tu facii el parere tuo in perdonarli per havere li tuoi dinari. Ma quanto per la parte nostra brevemente dicimo così, che cum luy non volimo altro acordio, né intendemo may pagarse da luy se non de carne, potendolo havere e questo è la dispositione nostra de fare quanto fecessemo del compagno. Data ut supra, die xxv iulii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.