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355. Francesco Sforza al referendario di Pavia e a Gracino da Pescarolo 1452 marzo 20 Milano.

Francesco Sforza conferma al referendario di Pavia e a Gracino da Pescarolo l'impossibilità di pagare Morellino dalla Porta, messo di Boschino, per essere già stati spesi i denari per gli ufficiali della città dei mesi di gennaio e di febbraio per debiti pregressi, in violazione dell'ordine dato dal Regolatore e dai Maestri delle entrate per le spese delle entrate cittadine dell'anno in corso. Il duca chiede perciò di revocare ogni spesa e di pagare Marchino (Morellino).

Domino referendario Papie et Gracino de Piscarolo.
Ne scrivite, respondendo ad una nostra, li denari de salarii di mesi de zennaro et febraro proximi passati de officiali de quella nostra città essere spesi taliter che a Morellino dala Porta, messo de Boschino, non si pò fare de presenti quello numerato del quale havevamo scripto. Et perché de questi denari havite facto pagare le spese le quale dovevano essere pagate nel'anno proximo passato, et maxime quelle vole exequire del magnifico quondam Zohanne, nostro fratello, contra el tenore dela lista del'ordine mandato lì per li Regulatore et Magistri dele intrate nostre da fire observato circa le spese dele intrate (a) dela dicta città del'anno presente, volimo che. observato esso ordine, fati fare li pagamenti segondo se contene in la dicta lista, salvo si per nostre lettere altro in contrario non fosse mandato. Et se contra la ordinanza de quella è corso pagamento alcuno, fatelo revocare, advisandove che, si altramente seranno spesi li dinari del dicto presente anno che como havimo dicto, sarite astrecti ad pagarli et restituirli deli vostri proprii, facendo senza alcuna dimora mettere inseme li denari de predicti salarii cossì deli decti officiali, cioè de quelli che sonno salariati dala Camera nostra, como degli altri de fora salariati dali communi, deli quali fatine respondere al'antedicto Marchino, el quale subito expeditelo; il che non facendo, gli provederimo de altro che de parole. Mediolani, xx martii 1452.
Antonius.
Bartholomeus.
Cichus.

(a) Segue nostre depennato.