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382. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1452 aprile 2 Milano

Francesco Sforza concorda con il luogotenente di Lodi sui provvedimenti presi per la ricomparsa della peste. I Maestri delle entrate assicurano i soldi per i conestabili e per provvedimenti futuri. Quanto ai lavoratori chiesti da maestro Pietro, il duca vuole che prima si provveda alla stalla.

Locuntenenti nostro Laude.
Havimo recevuto le vostre lettere aIe quale respondendo circha el facto della peste, ne dolimo assay che l'habia cominciato a pullulare, como vuy ne scriviti; ma ben ne piace et comendiamove della provisione quale gli haveti facta. Alla parte delle paghe delli conestabili, li Maistri delle intrate nostre scriveno opportune et informa che quilli ducati cento se remetteranno, et subsequenter se provederà per l'avenire. Alla parte delli lauratori quali domanda magistro Petro per la stalla et per lo revelino, dicimo che hozimay doveria essere la nostra stalla, et poy si potria andare dreto allo (a) revellino et non ne pare ne volimo che durante el lavorerio della stalla se debba agravare quella communità de lavoratori per lo revellino. Data Mediolani, die 2 aprilis 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue nostra stalla depennato.