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754. Francesco Sforza ad Alessandro Sforza 1452 agosto 11 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza conferma al fratello Alessandro di essere d'accordo di accogliere la gente di Lodi entro il borgo per garantire protezione, non danneggiando la gente del posto. Informato dei movimenti nemici, sposti i suoi uomini in modo che siano sul posto per tempo badando che i nemici non si infiltrino nel Lodigiano. Per le truppe cerchi di farsi dare frumento dalla campagna; da parte ducale si coinvolgeranno gli esenti e si provvederà che siano inviati fogli sottoscritti da Cicco nell'intento di ottenere dovunque frumento. Distribuisca tra i soldati i trecento ducati promessi da Bianca; altri ne manderà lui per panno e armi. Il lavoro di fortificazione della bastita, creata dai nemici, tende solo a impedire la conquista di quel passo. Seguono poi disposizioni riguardanti Giovanni Chizola, Niccolò da Palude Gentile e altri. Mandi da lui Andrea con l'elenco delle perdite per reintegrarle. Si dice d'accordo che Aimerico lasci Maledo e torni a Castiglione e che Brazo sia recluso a Sant'Angelo. Per la fortificazione di San Colombano ha impegnato Bolognino, magistro Ioseph e Zorzone. Cerchi di prendere i tre lodigiani andati in campo veneziano e altrettanto faccia con Pedron da Lodi. Si informi se nella lista dei confinati portata da Giovanni Ghiapano non vi sia qualche sospetto e di quanto scrittogli dia presto risposta.

Domino Alexandro Sfortie.
Alexandro, Piersancte è retornato, et da puoi luy Iohanne Giappano dali quali habiamo inteso integramente quanto gli hai commesso et quanto accade dale parte de là. Ad che respondemo, prima, alla parte de venire tucte quelle gente dentro dal borgo de Lode, come anche questa nocte te scripsemo, ne piace et commendiamo il parere tuo per li respecti tu ricordi et per ogni rispecto; et così volimo et caricamo mandi ad executione, usando ogni diligentia, sollicitudine et cura perché senza perditione de tempo, tucti se reducano in el dicto borgo, siano dove se voglia, et nissuno fosse retrogado a venir lì; avisali che non serano messi in poncto né havrà mente da nuy chi non gli venirà et monisselli, poy che seranno lì, che vivano honestamente et che non tagliano arbori, vite, né altro lignamo da fructo per non desgravare quelli homeni. Et quelli che nuy te havimo scripto dovessi mandare ad Cassano, fa che siano apparecchiati lì, non li mandare fina non sentissi li nimici moverse per andargli (a); al che mette ogni pensiere che non se possano movere, tu non lo sapii, et come sii avisato del movere suo per andare in là et tu fa adviare questi per forma gli siano prima de loro. Et circa questo non te dicemo altro, se non che te caricamo ad lo unire prestissimo le gente predicte perché poy che seranno isieme, essendo anchora lì quelle quatro squadre te havemo mandate, et volendo fare virilmente et ciò che porreti, non poranno fare li inimici da quello canto nissuna cosa che ben gli vada et che non gli faciati vergogna et forse damno; ma supratucto sta attento et vigile ad provedere che non se caciano in nissuno de quelli luochi de Lodesana per forza, [ 185r] né per tractato, perché sentemo pur fano certe pratiche. Et perché le dicte gente habiano da vivere, siamo contenti che proseguissi la praticha di Francescho Zorzo, cioè de havere quello frumento se pò dele terre de campagna, et nuy faremo parlare a questi exempti, et cossì scriveremo ad madona Agnesa per la rata tocha a loro, et anche te faremo dare cento mogia de formento ne presta el Bolognino, et te mandiamo parechii fogli (b) signati Cichus, perché possi fare scrivere per nostra parte ale terre de Lodesana et altrove, dove te parerà, per havere frumento; et nuy anchora faremo pensiero de qualche altro loco de poterne havere, per forma se gli è, ne possa dare a sufficientia per le boche haverano. Similiter siamo contenti che quelli ccc ducati che dice la illustre madona Biancha de mandarti, li distribuischi fra le dicte gente come te parerà; et anche perché quelli non bastariano, provederemo mandartene del'altre et così provedemo havere panno et arme per metterli in poncto, et già ne havemo trovato una parte.
Dela bastita di qua dal ponte che li nimici fano forte, hay facto bene ad avisarne et siamo certi non l'ha fano ad altro fine cha perché, levandose de lì, nui non gli possamo tore quello passo.
De Zohanne Chizola, s'el capitasse lì, che credemo perciò non gli venirà più, con quello modo più honesto se po', fa che vengha a parlarne.
Nicolò da Palude, Zentile e quelli altri: siamo contenti ritenghi lì appresso ad ti, perché te possi valere de loro in le cosse occurrente.
Ser Andrea, volemo mandi qui da nuy con la lista de quello hano perduto quelle gente d'arme et de quello gli è rimasto, et che ne venga pienamente informato, perché, come harimo parlato con luy, te lo remandarimo.
Brazo, hai facto bene ad mandare ad Sancto Angelo et lì volimo resta detenuto sine che scriverimo altro.
Aimerico, siamo contenti se leva da Maledo et retorna a Castiglione, como tu ricordi, et così li scrivemo, et che Francesco attenda ad la praticha de quelli formenti.
Il borgo di Sancto Columbano: ad ogni modo ne pare et volimo sia fortificato, et così ne facemo commissione a Iacobo del Bolognino et a magistro Ioseph di potere commandare per lo Pavese et dellà guastatori necessari et anche gli mandiamo de qui Zorzone, intendente et pratico de simili lavorerii, che li aiutarà; et a magistro Ioseph scrivemo che per una volta siano contenti esca de fuori per desegniare el laurerio et poy lassa fare ad Iacomo et a quello altro, siché teniralli, et per messi et per lettere, solicitati che presto et senza perdere tempo lo faciano fortificare in lo modo scrivemo ad esso magistro Iosep. Volemo anchora metti pensiero in fare relevare li passi de Lambro dove si pò habilmente passare, et presto.
Siamo avisati da uno amico che l'altro heri sono in el campo inimico tri Lodesani stravestiti a strecto consiglio; siché vedi se podessi sentire per qualche via de nissuno che da tri dì in qui fosse absentato da quella terra et vedere se se potessano atrovare questi et haverli in le mane. Item siamo avisati de uno Pedron da Lode fa grande et strecta pratica cum Innocente Cocta; siché anche vede se poi sentire che sia haverlo in le mano.
Dele confinati: volemo ad ogni modo, se non hay mandati fuori quelli te portò notati Iohanne Ghiapani, li mandi senza dimora, havuta questa, et non sollo quelli ma tucti quelli sonno descripti in la lista ne ha portata esso Iohanne, dila quale è rimasta la copia ad lo nostro locotenente lì et anche di altri, se gliene nissuno suspecto, non guardando in fronte a nisuno et havendo el parere deli amici nostri lì, in modo non se habia ad dubitare di quella cità. Et questo fa prestissimo et per forma che la prima lettera che habiamo sia che l'habi facto como per più altre nostre te habiamo scripto, perché non voressemo che havendo questi nissuno mal pensiero afrezasero la cosa, perché gle venesse facta; et non guardare perché parrà uno grande lavorerio a mandare fuora tanti homini, perché sempre se porà fare gratia a chi parirà poi. Data in castris apud Quinzanum, xi augusti 1452.
Iohannes Ghiappanus.
Cichus.

(a) Segue a trovare depennato.
(b) Segue sottoscripti depennato.