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768. Francesco Sforza ad Antonio Landriani 1452 agosto 15 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza, denunciato ad Antonio Landriani che dai suoi uomini, in dispregio del salvocondotto concesso, sono stati catturati nel Cremasco tre uomini e preso un paio di buoi di Azano e Torlino, possessione di Sermone Grasso beneficiario del salvocondotto, vuole che si restituisca tutto, e lo informa che poi annullerà il salvacondotto.

Antonio de Landriano.
Nuy havemo havuto lamenta che per li toi è stato ropto uno nostro salvoconducto in Cremascha, cioè che per li toy sonno stati presi et menati via presoni tre et uno paro de bovi de Azano et Torlino, possessione de Sermone Grasso, quale haveva salvaconducto da nuy, il quale havemo facto vedere et trovamo è valido. Pertanto, che per observatione del salvoconducto nostro tu gli fazi restituire ogni cosa, né sia fallo per lo debito et honore nostro, avisandote che nuy in questa hora facemo revocare dicto salvoconducto, siché passati li dì del contrabando, de poy haverano havuto la lettera dela revocatione, se porranno offendere como inimici. Data in castris nostris felicibus apud Quinzanum, die xv augusti 1452.
Zanetus.
Iohannes.