Registro n. 12 precedente | 899 di 2324 | successivo

899. Francesco Sforza a Bosio Sforza 1452 settembre 12 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza informa il fratello Bosio che a Casale Astolfo Galiano da Casale e Lorenzo Cagamusto, incriminati per intelligenza con i nemici sono prigionieri di Prospero, fratello di Giovanni Zorzo, e di Francesco da Lampugnano. Dice di avere scritto a Prospero di consegnare i prigionieri all'inviato di Bosio per portarli a Melegnano dove saranno affididati al capitano di giustizia di Milano; nei trasferimenti siano accompagnati da uno degli uomini fidati di Bosio in modo non abbiano a scappare.

[ 216v] Domino Bosio Sfortie.
Boso, nuy havimo facto destenere ad Caxale doy, chiamati, l'uno Astolfo Galiano da Caxale, et l'altro Laurenzo Cagamusto, quali sonno in mano de Prospero, fratello de Iohanne Zorzo et de Francesco da Lampugnano entro la rocha de Caxale, quali siamo informati havivano intelligentia con li inimici nostri, et havimo scripto et ordinato al dicto Prospero che ad ogni toa peticione te li darà nelle mano. Pertanto te commettimo et volemo che, subito havuta questa, debbi mandare dal dicto Prospero, quale consignarà li dicti presoni ad qualuncha gli scriveray ti, et subito mandarli ad Marignano in mano del castellano, al quale scrivimo che li manderà poy ad Mediolano in mano del capitaneo nostro de iustitia, ma te caricamo bene che con essi tu mandi uno deli toy fidati et in tale compagnia et ordene che non gli fossero tolti, fugissero per la via, siché habi advertentia de mandarli per modo che vadano ad salvamento. Data in castris apud Quinzanum, die xii septembris 1452.
Zannetus.
Cichus.