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93. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1452 gennaio 20 Lodi.

Francesco Sforza scrive al podestà di Pavia di aver preso atto di quanto ha detto Giacomo Sacco, circal'aggressione fatta a suo figlio da Bonadeo Artesana. Vuole che su ciò sia fatta giustizia.

Potestati Papie.
Inteso quanto ne scrivi havere decto Iacomo Sacho, cittadino de Pavia, che uno Bonadeo Artesana haveva assaltato uno suo fiolo et le parole per luy usate in ciò et li modi tenuti per te et quanto é poi seguito, te respondimo che nostra intentione é et volimo debbi ministrare rasone et iustitia, et cossì ministrare indifferenter ad ogniuno.
Quanto ala parte delo stravestire, te dicemo che ne miravigliamo; quello é trovato consueto et usato prima che nascessimo noy, et ti ne recordi al presente, el vogliamo togliere et levare via che non ne volimo fare niente. Laude, xx ianuarii 1452.
Cichus.