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1031. Francesco Sforza a Pietro Campofregoso 1453 gennaio 7 Milano

Francesco Sforza risponde a Pietro Campofregoso, doge di Genova, in merito a quanto gli ha scritto di Pietro Antonio Mediolano da Alessandria e, del pari, a quello che Sceva gli ha fatto sapere circa quello che ha dicto e portato costuy e come lui (doge) si è comportato in tale faccenda, trattandosi di arte, simulatione et cattiverie di coloro che intendono seminare zizzania nei rapporti tra lui (doge), i Fiorentini e lo Sforza e il re di Francia. Il tutto lo ammaestrerà a essere più cauto e avveduto et se tenerà alli effecti. Il duca si dice in attesa degli ambasciatori genovesi insieme con Sceva per le decisioni che occorre si prendano.

[ 377r] Illustri domino tanquam fratri nostro carissimo domino Petro de Campofregoso, Dei gratia Ianuensi duci.
Havimo recevuto la vostralettera de dì ultimo del passato et inteso quanto la signoria vostra ne ha scripto. Respondendo alle parte de Petro Antonio Mediolano de Alexandria, dicimo che nuy havemo ben inteso quanto ne ha scripto la signoria vostra et cossì domino Sceva de quello che ha dicto e portato costuy là et li modi che la prefata signoria vostra ha servati in questa facenda, li quali, como sapientissimi e prudentissimi che sonno stati, ne sonno molto gustati. Per la qualcosa meritamente ne lodiamo la signoria vostra parendone che habia facto laudabilmente, perché queste sonno arte, simulatione et cativerie de quelli tali che hanno in odio el prefecto e sincero amore et unione che è frala signoria vostra, signori Fiorentini et nuy, et la intelligentia che è frala mayestà del Re de Franza et nuy altri, che non vorriano che questo fosse. Siché in questo facto non volimo dire altro se non che havimo havuto caro che questo sia intervenuto, perché in lo advenire in simile cose la signoria vostra gli sarà più cauta et avisata, et se tenerà alli effecti, et de tale cose ne farà quello caso che debitamente se deve fare. Nuy aspectiamo qui de hora in horali magnifici vostri ambassatori et misser Sceva, ad ciò se possa intendere e pigliare partito de quello che farà bisogno. Data Mediolani, die vii ianuarii 1453.
Persanctes.
Iohannes.