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1309. Francesco Sforza a Giorgio Del Maino 1453 marzo 27 Milano

Francesco Sforza accenna a Giorgio Del Maino, commissario di Novara, che in sul confine vercellese vi è un paese, di cui Battista del Burgo gli dirà il nome, abbandonato dalli villani, ma che, in mano nemica, potrebbe facilmente venir fortificato e divenire una bastita. Vuole che Giorgio intervenga subito perché li villani l'habit(i)no e lo guard(i)no molto bene o venga spianato.

[ 492r] Spectabili militi domino Georgio de Maino, commissario Novarie, nostro dilecto.
Intendemo che in confine del Vercelexe è uno locho del quale ve dirà el nome domino Baptista del Borgo, quale è forte et è abandonato dalli villani et, provenendo alle mano delli inimici, delingiero el porriano fortificare, et saria poy una bastita a quello paise, la qual cosa ne pare verisimile. Pertanto volimo che subito, recevuta questa, provedeati o che li villani l'habitano et lo guardano molto bene, siché non possi andare in mano delli inimici, overo che sia spianato in modo non se possi fortificare per li inimici. Data Mediolani, die xxvii marcii 1453.
Marcus.
Iohannes.