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146. Francesco Sforza al podestà e al commissario di Tortona 1452 febbraio 6 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà e al commissario di Tortona che a Francesco Gentile, suo cancelliere, oltre che cittadino tortonese, come pure ai suoi fratelli, siano del tutto osservati privilegi ed esenzione ed egualmente in tutto il resto siano trattati nello stesso modo in cui è tenuto il tortonese Antonio Guidobono, segretario ducale.

Potestati et comissario Terdonensi.
Nostra intentione è che al nobile Francisco Gentile, nostro dilectissimo cancillero, et citadino de quella nostra (a) città, et cossì a suoy fratelli, siano penitus observati le soe exemptione et privilegi ad unguem, et che, etiam in reliquis omnibus, siano preservati et tractati in quello medesmo modo, condictione et forma quemadmodum è tractato et preservato Antonio Guidobono, nostro secretario, citadino de quella nostra città. Pertanto vogliamo che debiati exequire et observare questa nostra intentione, remossa ogni exceptione. Data Mediolani, die vi februarii 1452.
Cichus.


(a) nostra in interlinea.