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203. Francesco Sforza ad Ambrogio Aliprandi 1452 febbraio 19 Milano

Francesco Sforza esorta Ambrogio Aliprandi, podestà di Fregarolo, di non dolersi troppo per il mancato salario di due mesi. Ciò è dovuto a una disposizione estesa a tutti gli officiali ducali per far fronte agli attuali bisogni. Abbia, però, la certezza che entro l'anno detti denari gli saranno ridati.

Ambroxio de Aliprandis, potestati Fregaroli.
Havimo recevuto le toe littere et inteso quanto che li Maestri del'intrate nostre extraordinarie hanno mandato là ad quelli nostri homini, che non te respondano deli denari del tuo sallario per duy mesi, et cetera, dela qual cosa pare che molto te ne agravi. Al che, respondendo, ti dicimo che non debi agravarte d'esso mandato, perhò che nuy havimo ordinato cossì, et non a ti solo, ma etiandio a tucti li altri officiali nostri, como poderay intendere per aiutarsi de presenti in li nostri bisogni, et ex nunc habiamo assignato questi tali denari. Te certificamo bene che in questo anno presente te li farimo rendere, siché restaray contento. Data Mediolani, die xviiii februarii 1452.
Bonifacius.
Cichus.