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336. Francesco Sforza a Giovanni da Alessandria e ad Antonio Guidobono 1452 aprile 1 Milano

Francesco Sforza dice a Giovanni da Alessandria e ad Antonio Guidobono d'aver inteso dallaloro lettera quanto si è fatto dopo l'arrivo di Andrea sia per quanto riguarda i denari che circale altre cose. Aspetta il ritorno di Andrea per avere notizie più chiare e dettagliate e potere così dir loro cosa devono fare. Angelo Acciaioli è stato da lui con i capitoli della lega con Carlo VII, dei quali invierà loro una copia perché siano noti al doge e alla comunità genovese.

[ 105r] Spectabili doctori et egregio dilectis nostris domino Iohanni de Alexandria et Antonio Guidobono.
Havimo recevuta vostralittera de dì xxx del passato et inteso quanto havite scripto de quanto havite seguito là da poi la venuta là de ser Andrea, tanto circa el facto deli denari, quanto dele altre cose ve habiamo scripto. Dicemo che non replicarimo altro per questa, perché expectarimo ser Andrea per intendere daluy le cose più chiaramente et particularmente, poi ve scriverimo el parere nostro de quanto haverite ad exequire. Solo ve advisamo como qua è venuto miser Angelo Azaioli, como simo certi haverite inteso, cum li capituli dela liga facta cum lo serenissimo re de Franza. Subito mandarimo là uno nostro cum la copia d'essi capituli, perché lo illustre signor duxe et quella magnifica comunità sia(no) advisati dele nove occorrono quanto noi stessi. Nuy non dicemo più oltra, si non che, per quello mandarimo la copia de capituli, responderimo ad ogni cosa. Mediolani, primo aprilis 1452.
Persanctes.
Cichus.