Registro n. 13 precedente | 965 di 1330 | successivo

966. Francesco Sforza Giorgio Del Maino 1452 dicembre 12 Cremona

Francesco Sforza assicura il milite Giorgio Del Maino, commissario di Novara, di aver ricevute le sue lettere da Mortara con cui gli comunicava l'arrivo del cardinale Andegavense e gli accennava gli onori tributatigli. Lo sollecita a che ne vogliati recommandare strectamente alla signoria soa et offerirne quanto più largamente sapereti e potereti, perché non porreti dire sì largamente della nostra bona dispositione verso la signoria soa. Gli fa avere il salvacondotto richiesto per portarsi dal prevosto del Monferrato. Polizza: gli raccomanda di mostrare la surriportata lettera al cardinale. Siccome il cardinale potrebbe avere dei dubbi sui Correggesi, gli dica di chiedere lui direttamente un salvacondotto per il transito da loro. Tale richiesta la faccia subito, perché altrimenti dovrebbe sostare a Parma, cosa che il duca non gradirebbe, immo vorressemo se partisse presto.

[ 354v] Spectabili militi domino Georgio del Mayno, commissario Novarie nostro (a) dilecto.
Per doe vostre dupplicate, date a Mortara a viii del presente restiamo avisati della venuta del reverendissimo monsignore cardenale Andegavense et del'honore che gli haveti facto e fareti, et della via che vole fare la signoria soa, alla quale non accade fare altra resposta se non che ne vogliati recommendare strectamente alla signoria soa et offerirne quanto più largamente (b) sapereti e potereti, perché non porreti dire sì largamente della nostra bona dispositione verso la signoria soa, ch'el non sia ancora più, et ulterius vogliati honorare la signoria soa et tractarla como faresti la nostra propria persona. Et perché diceti la signoria soa ve ha rechiesto uno salvaconducto per lo prevosto de Monferrà, volemo respondati alla signoria soa che saressemo stati molto contenti l'havesse facto ley, perché saria stato observato non altramente como se l'havessemo facto nuy. Non di meno, per compiacere alla signoria soal'havemo facto fare in piena forma et ve lo mandiamo qui alligato. Ex Cremona, xii decembris 1452.
Irius.
Iohannes.
Poliza.
Questalittera volemo debiati monstrare a quello reverendissimo monsignore acciò intendala dispositione nostra. Et perché recordati che la signoria soa pare dubitare de Corezesi, ne pare che con honesto modo debiati confortare et vedere de indure la signoria soa a rechiedere uno salvaconducto alli prefati Corezesi, perché siamo certi che gli lo concederano. Et questo se vole fare presto, accioché la signoria soa non habia casone de dimorarse a Parma, perché non vorressemo per modo alcuno se gli demorasse, immo vorressemo se partisse presto. Et cossì vogliati solicitare dal canto vostro con honesto modo et con ogni diligentia possibile. Data ut in litteris.
Irius.
Iohannes.


(a) Novarie in interlinea su Terdone depennato e nostris in interlinea.
(b) Segue ve sia possibile depennato.