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996. Francesco Sforza a Giorgio de Annone 1452 dicembre 28 Cremona

Francesco Sforza ricorda a Giorgio de Annone, luogotenente, e al referendario di Alessandria, di avere già più volte scritto loro che provvedessero con i beni mobili dei ribelli di Alessandria di dare da vivere a quelli di Cassine che vanno in giro mendicando. Ingiunge loro di decidersi a provvedervi.

[ 366r] Spectabili viro Georgio de Annono locontenenti nostro dilecto Alexandrie, necnon referendario ibidem.
Sapeti che infinite volte ve havimo scripto che volessino a quelli di Cassine, che sonno fora de casaloro, providere soprali beni mobili delli nostri rebelli de Alexandria, in modo che loro havesseno da vivere, et che non gli bisognasse andare più mendicando como vanno. Et pare che non habiati facto cosa alcuna, che se rendiamo certi tucto proceda per vostro mancamento e defecto de ti, referendario, del che havimo tanto despiacere quanto podessimo havere de cosa alcuna. Pertanto ve dicemo che, per quanto haveti carala gratia nostra, subito havuta questa, gli provedati in modo che, como havimo dicto, habiano da vivere et ti, referendario, per satisfare lo animo tuo non volere tenire questi modi cum li dicti da Cassine, perché ne sonno molestissimi. Cremone, ut supra.
Persanctes.
Cichus.