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1035. Francesco Sforza a Oldrado da Lampugnano 1452 ottobre 26 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza, viste le lettere di Oldrado al podestà di Casalmaggiore per Marco de Vixiolo e Giacomino Soncino, detenuti a Cremona, avvisa lo stesso Oldrado di aver scritto al podestà della città di consegnarglieli. Oldrado dovrà tentare di sapere da loro la verità circa il tradimento per assolvere gli innocenti e punire i colpevoli, informando del tutto lo Sforza.

[ 261r] Domino Oldrado de Lampugnano.
Havimo veduto le vostre lettere quali haveti scripte al potestà de Casalmazore per Marco de Vixiolo et Iacopino Soncino. Et perché dicti Marco et Iacopino sonno sostenuti ad Cremona, vi advisiamo che havimo scripto al nostro potestà lì che vi li debbia mandare et fare consignare in vostre mane. Pertanto consignati che vi sarano, vogliati voi curare de cavare da loro la verità circa quello tradimento aciochè possiamo, como è nostra intentione, absolvere che non gli ha colpa et chi havirà fallito, punire s'el ve parerà. Et vogliati che tucto quello che cavarite da loro circa (a) de ciò advisarne subito chiaramente. Ex castris apud Calvisanum, die xxvi octobris 1452.
Marchus.
Iohannes.

(a) circa in interlinea su de depennato.