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1096. Francesco Sforza al referendario di Piacenza 1452 novembre 19 Gambara

Francesco Sforza fa presente al referendario di Piacenza di aver deciso, in merito alla richiesta degli ambasciatori di quella città di mantenere i dazi della "statiera" e della macina, che i Maestri delle entrate ascoltino quanto dirà loro Bernardo Bottone, uno dei detti ambasciatori. Fermi ogni provvedimento in materia e affretti, entro quindici giorni, l'invio di Bottone presso i Maestri delle entrate. Gli invia una copia della lettera mandata ai Maestri perché la mostri agli Anziani della città.

[ 273v] Dux Mediolani, et cetera.
Referendario Placentie. (a) Dilecte noster, quella nostra communità de Piacenza ne ha mandato per soi ambaxatori ad rechiedere che gli vogliamo concedere et laxare li datii della statiera et della macina quali, havendosi ad incantare et deliberare, cederia ad grandissimo detrimento et disfactione de quella communità, et etiam dele intrade dela (b) Camera nostra, adducendo contra zò certe loro rasone; de che nui havimo commesso alli Maistri nostri delle intrate che vogliano intendere quanto circha ad ciò gli referirà Bernardo Bottone, uno de dicti ambaxatori della dicta communità, quali drizamo alli dicti nostri Maistri, et poy, inteso haveranno quanto gli serà exposto, debbiano provedere como a loro parerà.
Siché vogliati soprasedere alla deliberatione de dicti datii per fino che da nuy o dalli dicti nostri Magistri se serà scripto de quanto haveriti ad exequire, admonendo dicto Bernardo, che voglia, fra xv dì fare expedire dicta commissione, che altramente, non havendo lettere fra dicto termine da luy o dicti Maistri, se procederà alla deliveratione de dicti datii. Et per più vostra informatione vi mandiamo la copia de quanto scrivemo alli Maistri, la quale poriti monstrare alli Antiani et communità per advisamento. Ex Gambara, xviiii novembris 1452.
Cichus.

(a) Così A.
(b) intrade dela a margine.