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1146. Francesco Sforza al podestà di Caorso 1452 novembre 30 Gambara

Francesco Sforza ordina al podestà di Caorso di voler dare, secondo anche le disposizioni di Otto, del fieno a pagamento ai buoi mandati lì fino a quando si troverà per loro un'altra sistemazione.

Potestati (a) Caursii.
Como per altre nostre littere te havimo scripto, havendo noi mandato lì con singulare confidentia li nostri bovi perché tu gli facesse dare del feno, pagandolo noi, como era nostra intentione, per refarli un poco fine a tanto che gli provederimo d'altro lozamento, et tu gli hai fatta quella renitentia che tu sai, credimo sia al tucto contra la mente et dispositione del conte miser Octo. Per la qual cosa te dicemo, in brevi che, si ala recevuta de questo tu non gli farai dare del feno e de quello del dicto miser Otto, te farimo el più tristo homo che tu vedesse mai, et bene havimo veduta, a questa fiada, la tua prava opinione contra de noy. Ex Gambara, ultimo novembris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue Calvisani depennato.