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1261. Francesco Sforza al referendario di Parma 1453 gennaio 10 Milano.

Francesco Sforza scrive al referendario di Parma di liberare Gabriele degli Altemagni, imprigionato per un errore commesso sul dazio della macina, spinto in ciò dalla estrema povertà e dal bisogno di sostentare la sua famiglia, e i dazieri stessi sono contenti che sia liberato.

Nobile viro referendario Parme dilecto nostro.
Gabriel delli Altermagni, dilecto nostro citadino de quella città, ne ha facto exponere che per certo errore per luy commesso contra el dacio della macina de quella città, tu l'hay facto destenere et mettere im presone; el che luy ha facto per la summa e grandissima povertà e necessità luy ha de mantenere e pascere la famiglia soa. Et perché ne ha facto dire che li daciari de quelle città, alli quali è pervenuto le incommodità del suo errore, sonno contenti che esso sia liberato della dicta presone, attento che lo errore suo è proceduto per la povertà soa et non per malivolentia alcuna, volemo, et te commandiamo che, essendo contenti li dicti daciarii che esso Gabriel sia liberato de presone, subito, alla ricevuta de questa, lo faci liberare et relassare senza altre exceptione, et havere compassione alla povertà e necessità soa. Data Mediolani, die x ianuarii 1453.
Leonardus.
Cichus.