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1282. Francesco Sforza al referendario di Parma 1453 gennaio 12 Milano.

Francesco Sforza comunica al referendario di Parma che gli uomini di Pellegrino si lamentano per quattro loro compaesani, trattenuti perché imputati di non aver pagato il sale ricordando che nel passato anno si è soddisfatto e che dal 1427 mai ebbero a che fare con Parma per il sale. Il duca, informato dai Maestri delle entrate che risponde al vero quanto sostenuto da quelli di Pellegrino, dispone che si liberino i quattro detenuti e lasci in pace per il sale quelli di Pellegrino.

Referendario Parme.
Ne hano facto querela li homini nostri de Pellegrino per quelli quatro homini de Pellegrino haveti destenuti per casone del sale del'anno passato dicete non hanno levato, dicendo loro che per lo anno passato hanno molto bene satisfacto la parte soa del sale, allegando anchora che da 1427 in qua mai hebene ad fare ad Parma per il facto del sale; noi havimo voluto intendere questo facto con li nostri Maistri dele intrate et trovamo che essi da Pellegrino hanno satisfacto et pagato qui in Milano molto bene la rata soa del sale de l'anno passato. Pertanto ve commettimo et volimo che, havuta questa, debiate liberare et relassare dicti homini et, da mò inanzi non gli date molestia, né ve impazati de Pellegrino per il facto del sale, perché volimo quello marchesato staghi unito da per sì et che non gli sia facto novità contra il consueto. Mediolani, xii ianuarii 1453.
Zannetus.
Cichus.