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1286. Francesco Sforza a Guiniforte Maletta, commissario di Pontremoli 1453 gennaio 15 Milano.

Francesco Sforza scrive a Guiniforte Maletta, commissario di Pontremoli, della notizia della andata a Roma di Donnino, cancelliere di Giovanni Filippo da Fiesco, per impetrare l'arcivescovato di Genova. Vuole che lo aggiorni con discrezione su Donnino e anche su Giovanni Filippo e Ludovico da Campofregoso.

Guiniforto Malette, commissario Pontremuli.
Inteso quanto per toe lettere ne hai scripto de magistro Donnino, cancellero del magnifico miser Zohanne Philippo dal Fiesco, quale, passando per lė, te ha decto andare ad Roma per impetrare l'arcivescovato de Zenova, et delli altri avisi che hai, et cetera, brevemente te respondimo che hai fatto bene advisarci, et te ne commendiamo.
Te carichamo che, con ogni toa industria et intellecto vedi con bono modo de intendere quello che va facendo dicto (a) Donnino pių chiaramente, et cossė te sforza intendere de ogni altro facto del predicto miser Zohanne Philippo et etiandio de domino Ludovico da Campofrogoso, et de tucto quello intenderai vogliamo ne tenghi continuamente advisati ala zornata per toe lettere, guardando ad fare questo per tale modo et con tale descritione che non possa cognoscere che se habia sospetto de luy. Mediolani, xv ianuarii 1453.
Bonifacius.
Cichus.

(a) dicto ripetuto.