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1326. Francesco Sforza a Oldrado da Lampugnano 1453 gennaio 25 Lodi.

Francesco Sforza fa sapere di aver ricevuto notizie sui danni causati dai Correggesi in terra mantovana fin alle porte di Parma, come pure è informato del fatto di Guido da Correggio. Chiede spiegazioni del perché Bosio, Fioravante e altri, che dovevano provvedere alla custodia della città e del suo territorio, non si sono mossi.

Domino Oldrado de Lampugnano.
Heri recevessimo la vostra lettera per la quale restiamo advisati del danno che feceno li Corregesi in le terre (a) l'illustre signore domino lo marchese de Mantoa, dela qual cosa per altri siamo stati advisati che è quello medesimo (b) dicite voi. Appresso havemo bene inteso quello ne scrivete del facto del conte Guido de Correzo, al che non accade dire altro. Dolene grandemente del danno che hanno facto et fanno li inimici fin sule porte di Parma, et perché, como sapete, nuy havemo ordenato che Boso et Fioravante cum li altri, che solevano stare lì, venesseno ad [ 328v] stare in Parma cum li loro cavalli utili, sì per guardia della città, sì per guardia delle cose de fora, et ne maravigliamo che non siano venuti. Et però ve confortiamo ne advisare donde procede il difecto che non li siano venuti, perché nostra intentione è che li vengano ad stare ad ogne modo. Laude, die xxv ianuarii 1453.
Iohannes Antonius.
Iohannes.

(a) Segue che fecer depennato.
(b) de di medesimo in interlinea.