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1709. Francesco Sforza a Teseo 1453 maggio 6 Milano

Francesco Sforza, ordinato ai suoi uomini di portarsi tra 4 o 5 giorni nel Bresciano, ingiunge a Teseo di provvedere che Agnelello da Lavello, disposto a intervenire con lui con cavalli e con quanto necessita, abbia delle sue tasse quello di cui è ancora creditore.

[ 417r] Teseo.
Perché havimo ordinato che tucte le nostre gente fra 4 o 5 dì al più tardo se leveno et vadano verso Bressana, Angnelello da Lavello vene là, et perché non se porria levare se non havesse quello che resta havere là (a) delle soe taxe, volimo, como per altra nostra te havimo scripto, che tu tegni ogni via e modo, che ti pare, che costui et li altri che restano havere, tucti siano satisfacti, et, bisognando, el dicto Angnelello venerà con ti cum cavalli et tucto quello fa bisogno. Siché in questo non gli mancare in una minima cosa, per quanto hai cara la gratia et amore nostro, perché tu vedi che adesso ogni hora è uno anno al facto nostro. Et fa' che de ciò non habiamo materia de scrivir più. Mediolani, vi maii 1453.
Persanctes.
Cichus.

(a) là in interlinea.