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1711. Francesco Sforza a Teseo 1453 maggio 6 Milano

Francesco Sforza chiede a Teseo se, quand'era a Cremona, ha fatto sequestrare le tasse della squadra di Antonello da Parma e di Francesco Trevi per la somma indicata da Giovanni Chiappano per il fieno avuto nel Bresciano; e in caso contrario, lo faccia adesso perché Giovanni gli manderà la lista del fieno che vuole si paghi a lire quattro e mezzo a carro; lui verserà a Giovanni solo quattro lire e i dieci soldi li trattenga presso di sè. La stessa cosa si è scritta al capitano di Casteggio per la squadra di Antonio da Forlìe di Giacometto da Vailate.

Teseo.
Teseo, perché altre voIte, essendo a Cremona, te scrissimo dovessi sequestrare le taxe della squatra de Antonello da Parma et Francisco da Trivi fino alla summa de quello te mandarà Iohanne Chiappano per lista che monta el feno hanno havuto in Bressana, non sapemo se l'ai facto; non lho havendo facto, faglie sequestrare perché de presente esso Iohanni te mandarà la lista del dicto feno, el quale feno volimo se paghe ad libre quactro et mezzo el carro, como ha facto ali altri. Et li dicti denari volimo ne respondi al dicto Ioanne a rasone de libre iiii el carro et li dece soldi tenghi apresso ti perché te avisaremo quello haverai affare. Data Mediolani, die vi maii 1453.
Post datam. Delli dicti doi soldi che avanzano non ne farai mentione alchuna con homini d'arme, ma mustra che tucti se rescotano per dare acquelli del feno. Data ut supra.
Nicolaus.
Iohannes.
Similiter capitaneo Clastigii pro squadra Antonii de Forlivio et Iacometi de Vaylate. Data ut supra.