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720. Francesco Sforza a Benedetto de Curte, capitano della cittadella di Piacenza. 1452 agosto 5 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza ordina a Benedetto de Corte, capitano della cittadella di Piacenza, inteso quanto scritto da Prospero Lampugnani a proposito di Giacomo Cagamosto, vicario della città, di mettere Giacomo sotto custodia e di avvisarlo per sapere quanto dovrà fare.

Benedicto de Curte, capitaneo cittadelle Placentie. (a) Havimo recevuto tua lettera et inteso quanto scrive, et similiter quanto scrive Prospero de Lampugnano de quello messer Iacomo Cagamosto, vichario in quella città, et cetera. Dicemo che vogli subito sostenerlo per quella honesta via che te pare, et mettilo in loco che non possa fugire, facendoli havere bona guardia et subito ne advisa, quando haveray exequito questa nostra lettera, che te advisaremo de quanto haveray a fare. Ex castris nostris felicibus apud Quinzanum, die quinto augusti 1452.
Iohannes.

(a) Segue havimo recevuto tua lettera et inteso quanto scrive, et similiter quanto scrive Prospero de Lampugnano quale ne hay mandata depennato.