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725. Francesco Sforza a Benedetto de Curte, capitano della cittadella di Piacenza (1452 agosto 8 "apud Quinzanum").

Francesco Sforza loda Benedetto de Corte, capitano della cittadella di Piacenza. per la custodia di Giagomo Cagamosto e per quanto scritto circa il rifacimento del muro. Per provvedere presto alla ricostruzione del muro gli raccomanda di far fortificare il sostegno e di procurarsi il materiale necessario per detto lavoro.

Benedicto de Curte, capitaneo cittadelle Placentie.
Respondendo alla tua lettera circha la detemptione de messer Iacomo Cacamosto, quale hay impresone, dicemo che ne piace quello hay facto; et cussì volimo lo tengni socto bona custodia, per modo che ad ogni nostra pectitione tu ne lo sappie consignare. Alla parte de reconzare lo muro della cittadella, havimo inteso quello tu ne scrive; la qual cosa n'è molto piaciuta. Et cussì per l'alligata scrivimo ad ti, al referendario et comunità de quella nostra città, como tu vederay in opportuna forma, segondo tu ne hay scripto che debiano reffare dicto muro. Siché vogli mò tu sulicitare per tal forma che sia presto facto dicto muro, advisandote che ad nuy pareria che per fare presto tu dovessi fare fortifichare quello spalto molto bene per ogni caso podesse achadere et, isto interim, fare apparechiare in grande quantità dele prede, calcina et sabione per fare dicto muro. Et secondo veneriti refacendo el muro, così vogliati buctare zuso el spaldo ad ciò che quella parte romangna sempre sigura et forte. Et vogli solicitare questa cosa perché questo caricho lassiamo a ti. Data ut supra.
Iohannes.