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745. Francesco Sforza a Matteo Giordani da Pesaro 1452 agosto 15 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza conferma a Matteo Giordani da Pesaro di aver inteso del suo impegno di denaro con cui crede di avvalersi con Diotisalvi e di quanto si è industriato per far avere a Milano 3000 fiorini. Assicuratolo di aver mandato le lettere ad Angelo, gli raccomanda che, se non ha ancora ricevuto il resto del versamento, vada da Cosimo o da chi vorrà, per avere il resto e con tutto il denaro e con Diotisalvi lo raggiunga per la via più sicura, avvisandolo della partenza.

[ 193r] Matheo de Iordanis de Pisauro.
Havimo recevuta tua lettera et inteso quanto scrivi del spazo del dinaro cum lo quale credi adiutarti cum Diotesalvi fra sei dì, et cetera; dicemo che restamo advisati et cussì de quanto hay facto de fare respondere ad Milano de fiurini 3000 et cetera, dicimo che hay facto bene, et piacene et comendiamoti. Le lettere directive ad Angelo havimo havute et mandate; non dicemo altro; de tucto quello hay facto ne piace, et comendiamote. Resta mò che, non havendo havuto, alla recevuta de questa, el resto del spazamento del dinaro che tu vedi de essere cum lo magnifico Cosmo, al quale de zò scrivemo, et cussì cum chi te pare, et che subito vedi de essere intregamente spazato della summa tucta del dinaro, cum la quale, una cum Diotesalvi, te ne vene via quanto più presto sia possibele, et vogli vinire per quella via intenderay sia più salva, sicura et expedita, et vogli avisarci del dì partiray, et quando credi essere zonto in loco sicuro, et de tucto ne advisa chiaramente. Ex castris nostris apud Quinzanum, die xv augusti 1452.
Ser Iohannes.
Cichus.