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1452. Francesco Sforza a Tommaso da Rieti, al Regolatore e i Maestri delle entrate 1458 agosto 2 Milano

Francesco Sforza informa Tommaso da Rieti, il Regolatore e i Maestri delle entrate che, pur avendo nominato Lorenzo da Pesaro a commissario di Parma e fissata la sua provvisione, tuttavia non si spostò rimanendo con la sua famiglia nei mesi di maggio, giugno e luglio; per tale ragione gli assegnò, oltre la provvisione, 30 fiorini al mese. Vuole che gli considerino, ponendoli a credito, i detti tre mesi di permanenza a Milano e facciano fare tutte le scritture opportune.

Domino Thome de Reate, necnon Regulatori et Magistris intratarum.
Perché lo spectabile cavalero et doctore miser Lorenzo da Pesaro non fu expedito da qui perché el potesse andare ala città de Parma, dove lo havemo electo per commissario nostro, quello dì gli deputassemo la sua provisione; et perché stette qui con grande spexe de famiglia, zoè mazo, zugno e luglio, ultra la sua provisione ordinaria gli deputassemo una gionta de fiorini trenta el mese, a soldi xxxii per fiorino, como apare per certe nostre lettere, date xviii maii 1457, volemo, et per questa vi comettemo, nonobstante ch'el non andasse a Parma al principio dela provisione sua, gli faciati fare boni dicti tri mesi quali fece dimora qui e siano posti in suo credito, facendo fare tutte le scripture opportune et necessarie sopra ciò. Mediolani, ii augusti 1458.
Michael.
Cichus.