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256. Francesco Sforza al referendario e al tesoriere di Parma 1452 ottobre 1 apud Lenum

Francesco Sforza, sorpreso dalla notizia datagli da Giovanni Bono che il Folignate non sia stato ancora pagato per le sue cose lasciate nella rocca di Pizzighettone, comanda al referendario e al tesoriere di Parma di soddisfarlo interamente.

Nobilibus dilectis nostris Referendario et Thexaurario civitatis nostre Parme.
Credevamo fermamente per tante lettere ve habiamo scripto che'l Folignato fosse integramente satisfacto de quello deve havere per la municione et cose soe proprie lassate nella rocha nostra de Pizgitone, ma essendo venuto qui Iohanne Bono, ne dice non havere anchora havuto integro paghamento d'ogni cosa, de che ne maravigliamo et dolemo de vuy, perché ne pare pur doveressti havere advertentia ad non strassinare esso Folignato per questa forma. Pertanto de novo ve dicemo et commettimo, se pensati far cosa che ne sia grata, provedati havuta questa che senza più dilactione esso Folignato sia integramente satisfacto, et che per questo non habiamo ad replicare più. Ex castris nostris felicibus apud Lenum, die primo octobris MCCCCLsecondo.
Zanetus.
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.