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272. Francesco Sforza ad Angelo Simonetta 1452 ottobre 12 apud Lenum

Francesco Sforza avverte Angelo Simonetta, suo consigliere, che con Angelo Acciaioli Francesco Ventura, oratore fiorentino, andrà in Francia dal re, senza però un buon cavallo. Procuri quindi Simonetta di trovargliene uno che sia bello, de bona persona et abbia acconzo andare che poi gli donerà. Se non ne trova alcuno di tal fatta, ne prenda uno di donna Bianca; se non ne ha nessuno del genere, s'arrangi lui a trovarne uno che sia bello e buono.

[ 129v] Spectabili viro Angelo Symonette, consiliario nostro dilectissimo.
Perché el spectabile Francisco Ventura, oratore Fiorentino, quale va con messer Angelo Azayolo ad la maestà del Re de Franza per ambasatore, non ha cavallo bono per la persona soa, havemo pensato de fargline provedere de uno et acconzo per luy. Pertanto te caricamo et stringemo vogli, recevuta questa, farne trovare uno che sia bello, de una bona persona et habia acconzo andare, et quando luy sarà lì gli lo faray donare per nostra parte. Et quando non lo potessi retrovare per altra via ch'el fosse cosa per luy, volimo debbi tuore uno de quelli della illustrissima madona Biancha, se lha gli n'haverà nissuno che sia bono, denum provederay como te parerà, purché gli ne daghi uno che sia bello et bono. Ex felicibus castris nostris apud Lenum, die xii octobris 1452.
Iacobus.
Bocacinus.
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.