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358. Francesco Sforza al referendario di Piacenza 1453 febbraio 21 Milano

Francesco Sforza vuole che il referendario di Piacenza assegni, per il sostentamento della famiglia e a gratitudine ducale per sua fedeltà e per la sua dedizione allo stato allo squadrero ducale Pietro Giovanni da Camerino una provvisione annua di lire 500 sulle locali entrate ducali e di cio ne dia informazione ai Maestri delle entrate.

[ 151r] Nobili viro referendario Placentie.
Per la fede et devotione, quale sempre havemo cognosciuto, Petro Iohanne da Camerino, nostro squadrero, portare ad nuy et al stato nostro per la conservatione et augumento del quale sempre l'havimo trovato prompto et apparechiato, aciò possa substentarsi cum la donna et famiglia soa, quale intende condurre de qua sotto l'ombra nostra, gli havimo concesso et dato annua provisione lire cinquecento. Pertanto volimo che da kalende de zennaro proximo passato inanti, finché ne piacerà et te scriveremo altro in contrario, facci respondere al dicto Pedro Iohanni del'intrate nostre de quella città dicte v cento lire de imperiali, quali ordinarai gli siano resposte ogni anno intre termini, et questo non obstante alchuna altra cosa gli fosse in contrario, mandando la copia de questa, immediate recevuta che l'haverai, alli Maistri dell'intrate nostre perché possano fare in questo tucte quelle scricture serranno opportune. Mediolani, die xxi februarii 1453.
Marchus.
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.