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889. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1455 marzo 24 Milano

Francesco Sforza ricorda al Regolatore e ai Maestri delle entrate di aver concesso sia a Giorgio Cavagna che a Giorgio Mazza per loro benemerenze nel ricupero e conservazione di parte della Valsassina, una provvisione annua di cento lire sulle entrate di Morbegno. Non avendo però lui, duca, fatta alcuna lettera, non ve n'è alcuna menzione nei quaderni nuovi delle spese ed entrate ducali, il Regolatore e i Maestri hanno annullata tale provvisione; il duca ordina quindi che venga ripristinata imponendo se ne faccia menzioine nel quadernetto.

[ 286r] Regulatori et Magistris intratarum.
Altre volte per li benemeriti et fidele operatione, facte da Georgio Cavagna et Georgio Maza circha la conservatione et recuperatione delle parte de Valsaxina et delli lochi circonstanti, ordinassimo che dele intrate de Morbegno se gli respondesse ad ciascuno de loro de libre cento de imperiali ogni anno per provixione; et cossì gli è resposto fina adesso. Ma perché de questo non gli facissimo littera alcuna, pare che nelli quaterni novi, che sonno facti dele spese et intrate nostre, non sia facta de loro alcuna mentione, et per questo voy gli haveti subtrata dicta provixione. Pertanto per questa ve dechiaramo che nostra intentione non è stata, né è, che dicta provixione gli sia levata, anzi siamo contenti et volimo gli sia data his modo et forma l'hanno havuta fina mò usque ad nostri beneplacitum, et cossì ordinareti senza alcuna exceptione sia exequito et acconzo nel quaterneto. Et acioché cognoscati questo procedere de nostra mente havimo sottoscritta questa de nostra propria mano. Mediolani, xxiiii martii 1455. (a)
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(a) A margine: Pro Georgio Cavagna et Georgio Maza.