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937. Francesco Sforza a Francesco 1455 giugno 23 Cremona

Francesco Sforza ribadisce a Francesco di ser Antonio di far avere ad Antonio da Trezzo, famiglio ducale, i 19 ducati d'oro da lui spesi a Ferrara per un vestito di drappo d'oro per madonna Beatrice. Non si comporti come già fece con un messo di Antonio, cui disse di non avere alcuna commissione ducale benché gli avesse fatto avere la lettera che gli aveva scritto Antonio. Non adduca dilazione, perché Antonio dev'essere inviato a Ferrara per cosa importante e non parte se prima non ha detti ducati.

Francisco ser Antonii.
Altra fiata te fecimo commettere che ad Antonio da Trezo, nostro familio, dovesse restituire ducati decenove d'oro, quali havea exbursati in Ferara per fornire uno vestito de drappo d'oro de madonna Beatrice, et te fecimo dare la littera, quale ne scripse dicto Antonio circha questa materia. Mò, havendo esso Antonio da ti mandato uno suo messo per tore dicti denari, gli hai resposto, come el dice, che tu non te recordi de tale commissione. Però, maraviliandone de tale resposta, de novo te commettiamo et volimo che omnino debii exborsare dicti denari al presente suo messo. et non gli sia fallo, nì dilactione alcuna perché, havendo nuy a remandare dicto Antonio a Ferrara per cosa importante, el non resta qui per altro se non per aspectare dicti denari. Data Cremone, die xxiii iunii 1455. (a)
Irius.
Cichus.


(a) A margine: Pro Antonio de Trizio.