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1187. Francesco Sforza ad Antonio Secco, commissario di Geradadda 1454 marzo 30 Milano.

Francesco Sforza informa Antonio Sicco, commissario di Geradadda, di non avergli risposto prima perché intendeva mandargli un messo. Ha fatto avere a Marco il salvacondotto, di cui lasci che se ne serva. Eviti che altri impetri salvacondotti senza una particolare licenza ducale.

[ 316v] Antonio Sicho, commissario Glareabdue.
Havemo recevuto le vostre lettere con le aligate de domino Thiberto et lo salvoconducto directivi ad Marco Secho, et inteso quanto ne scriveti, circa ciò dicemo che non più presto ve habiamo resposto, perché stavamo in pensiero de mandare lì uno messo proprio; el salvoconducto et le lettere nuy l'havemo mandato al dicto Marco, perché siamo contenti ch'el ne usi, et de nostro consentimento l'ha impetrato et cossì lo lasserete usare, perché ne rendiamo certi che in questo et ogni altra cosa se portarà bene et laudabilmente. Deli altri salvoconducti dicemo che per lo venire provediati che niuno altro vaddi intorno per simile impetratione senza nostra spetiale licentia. Mediolani, penultimo marcii 1454.
Cristoforus.
Cichus.