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1303. Francesco Sforza a Giorgino, squadrero di Tiberto (1454 aprile 29 Milano).

Francesco Sforza fa sapere a Giorgino, squadrero di Tiberto, che ha convocato il podestà di Codogno per rimproverarlo delle parole usate contro Tiberto, contro lui, Giorgino, nel volergli negare l'alloggiamento, e contro quei saccomanni.

Georgino squadrerio magnifici militis domini Thiberti.
Havemo recevuto la toa lettera et inteso quanto ne scrivi delle male et inhoneste parole ha usate lo potestate da Codogno contra l'honore del magnifico domino Thiberto et contra te, et delli insulti facti contra quelli sacomani, non volendo darti alozamento, et cetera; del tuto ne restiamo advisati et dolemone assay, et perché tu intendi che'l ne sia molesto scrivemo al dicto potestate che'l venga da nuy, al quale faremo de ciò tale corectione che tu intenderay chiaramente quanto a nuy sia stata grave questa cosa.
Data ut supra.
Bonifacius.
Cichus.