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145. Francesco Sforza al capitano di Casteggio (1453 agosto 23 "in castris nostris felicibus apud Gaydum").

Francesco Sforza scrive al capitano di Casteggio perchè, per via sommaria, faccia ottenere a Schirinzio, famiglio di un suo uomo d'arme, gli accertati crediti che ha lì.

Capitaneo Clastigii.
Schirincio da Milano, famiglio d'uno nostro homo d'arme, ne ha facto significare et rechiedere che, havendo molti debitori in la iurisdictione a ti commessa, dalli quali non pò conseguire el dovere, vogliamo provedere opportune ch'el sia satisfacto senza strepito, de piado, con ciò sia cosa che habeat agere causam in alio foro. Volemo aduncha e te comettemo che, ad instantia et requisitione d'esso Schirincio, debbe procedere contra tuti et singuli suoi debitori summarie simpliciter et de plano sine strepitu et figura iudicii, cavillationibus et frivolis exceptionibus quibuscumque reiectis.
Et postquam a te constarà del vero debito, procederai contra d'essi, et etiam per ogni via de ragione costringerali ad farli el pagamento de tuto quello se trovarà dovere havere de ragione, non lo tenendo in tempo, perchè ha ad exercirse qua in campo con el suo patrone. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.