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1635. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto e a Benedetto de Curte, capitano della cittadella di Piacenza 1454 giugno 28 Milano.

Francesco Sforza ricorda a Teseo da Spoleto e a Benedetto de Curte, capitano della cittadella di Piacenza, che, per essersi lamentati i francescani della città per la sistemazione che avevano fatto lì quelli di Giovanni Cosso, loro dovessero trovarne un'altra a quei soldati. A mandare via i soldati hanno provveduto gli stessi frati, per cui a Teseo e a Benedetto non resta che trovare ai soldati un altro alloggio fino alla venuta di Giovanni Cosso.

[ 435v] Theseo de Spoleto et Benedicto de Curte, capitaneo citadelle Placentie.
L'altro dì ve scrìpsemo como li frati de San Francesco de quella nostra città haviano mandato da nuy a dolerse et gravarse dela stantia che haviano lì quelli del magnifico Iohanne Cosso, et nuy scripsemo che gli ne fusse trovata un'altra altrove; ma pare che siano stati cazati da quelli de San Francesco, et che non gli sia stato proveduto de altra. Pertanto volimo che vuy faciati quello modo et via che ve pare che loro n'habiano un'altra fino ala venuta de esso Iohanne Cosso. Mediolani, xxviii Iunii 1454.
Persanctes.
Cichus.