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1701. Francesco Sforza ad Angelo de Caposilvis e a Giovanni Chiapano (1454 luglio 6 Milano).

Francesco Sforza comunica ad Angelo de Caposilvis e a Giovanni Chiapano che sono stati da lui alcuni uomini di Sant'Angelo e di Castelnoveto e ha cercato di sgombrare dalle loro teste le fole di un suo accordo con il duca di Savoia, fole che avevano indotto detti uomini ad essere restii a quella obbedienza, che al loro ritorno si accorderanno di prestargli. Se non si accordassero, scriverà loro come devono comportarsi perché quelle e altre terre addivengano all'obbedienza del duca. Si dice contento che quegli uomini si siano portati da lui perché, se subiranno dei danni, lo imputeranno a loro stessi, anche se ha fiducia nella loro saggezza e non vorranno essere d'esempio in pertinacia agli altri. Avverte Angelo e Giovanni che non approva la taglia di frumento imposta a quei di Sant'Angelo, perché essa solleciterà gli altri ad essere renitenti.

Angelo de Caposilvio et Iohanni Chiapano.
Siando venuti da nuy questo dì alcun de quelli homeni da Sancto Angelo et da Castelnoveto, gli habiamo voluto cavare dela mente le zanze gli erano date ad intendere che tra lo illustre duca de Savoya et nuy era facto accordo, il perché loro et li altri venevano ad stare renitenti ad venire ad obedentia, et credemo, per quello li habiamo dicto et loro ce hanno resposto che, subito retornati siano de là, faranno la debita fedeltà in le vostre mane, siché vederite de indurli ad ciò, requedendoli vegnano ad accordarse subito senterite siano questi loro tornati, quali da nuy furono immediate spacciati; et non venendo al'accordo lunedì proximo per fine a mezo di cunstritione, ne indilate che ve rescriverimo il modo haverite ad observare perché le predicte terre et l'altre se facciano venire, o vogliano o non. Ce piace ben siano venuti dicti homini da nuy per più vostra excusa et che se recevessono danno alcuno, che l'imputino ad loro et non ad nuy, quantunche non dubitamo seranno savii et non vorranno essere exemplo deli altri vorranno stare pertinaci; et preterea sentemo che ad quelli de Sanct'Angelo pare habiate domandato et facta taglia de certa quantità de frumento, il che non c'é piaciuto, perché, oltra al manchamento che torna al honore nostro, le altre terre, sentendo tali tractamenti, venerano ad stare più pertinaci et renitente, et però volemo che desistiati de mettere più tale tagle, né ad Castelnovetto, né ad veruna dele altre terre, et cerchare de indurle ad venire ala obedentia volontera et de bono umore più tosto che per altre vie. Data ut supra.
Andreas.