Registro n. 16 precedente | 409 di 1825 | successivo

409. Francesco Sforza al referendario di Lodi 1453 ottobre 30 "apud castrum Coatorum".

Francesco Sforza scrive al referendario di Lodi di essere disponibile ad agevolare il pagamento delle rimanenti duecento lire che il lodigiano Daniele de Amicolos ancora deve versare per la "segurtà del daciero del pane biancho", purchè ciò non osti all'adempimento dell'assegnazione dei salariati e soprattutto dei Genovesi.

[ 116v] Referendario nostro Laude.
Lo egregio doctore domino Daniele de Amicolos, citadino de quella nostra cità, n'ha significato che, siando luy stato segurtà del daciero del pane biancho de questo presente anno, è simelmente stato el pagatore, et havendo già pagato una bona e potissima parte del debito, resta debitore de ducento libre imperiali, et retrovandose inhabile al pagamento ce rechede exeveleza de qualche termine a dovere pagare; ala cui rechiesta voluntera compiacerissemo. Ma recordandoci che simili dinari sonno assignati ali salariati et a Zenovesi non vorissemo, per questa tale complacentia e soprastanza, derogare ale dicte assignatione, et maxime a quella di Zenoesi, che non potria essere senza nostro grande mancamento. Pure nondimeno potendo vuy adaptare la cosa in modo che non se derogi a dicte assignatione, seremo contenti d'ogni exeveleza et piacere se gli possa fare, e molto ne piacerà. Data apud castrum Coatorum, penultimo octobris 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.