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534. Francesco Sforza al referendario di Pavia (1453 novembre 19 "contra Urceas Novas").

Francesco Sforza ricorda al referendario di Pavia che il giustiziato Iacobino Garzo aveva avuto da magistro Anibaldo cinque bestie in soccida e gli fa anche presente che delle tre bestie, che ebbe il conte Giovanni di Albonesi, ad Anibaldo ne sono state restituite due e delle altre non ne ha potuto avere alcuna. Intendendo che Anibaldo consegua il dovuto, gli comanda di fare in modo che egli abbia dal conte Giovanni la terza bestia, oppure un manzo. Trovandosi le altre due bestie, comanda che siano date ad Anibaldo oppure che egli possa rifarsi sui beni di detto Iacobino.

Referendario Papie.
Vuy site informato como Iacobino Garzo, quale fo iusticiato per cose comisse contra el stato nostro, haveva in socido cinque bestie bovine da magistro Anibaldo, nostro manescalcho. Sapeti anchora che de tre, quale ne hebe el conte Zohanne di Albonesi, gle ne sonno state restituite doe, et che delle altre doe gli restavano non ne ha possuto havere alcuna;. Deliberando, adunche, che dicto magistro Anibaldo consegua el dovere suo, ve commettiamo et volemo debiati provedere per ogni modo et via expediente ch'esso magistro Anibaldo consegua et habia dal dicto conte Zohanne la terza bestia, overo manzo quale gli resta. Provedeti anchora che, retrovandose le altre doe bestie che manchano, Iuy le habia per ogni modo, overo che delli beni del dicto quondam Iacobino gle sia satisfacto interamente del pretio et valuta dele dicte bestie et de tuto quello debe havere rasonevelemente da Iuy per lo guadagno delle dicte bestie et d'ogni altra cosa habia havuta a fare seco per casone del dicto socedo, facendo per modo ch'esso magistro Anibaldo consegua el debito suo et nuy non habiamo casone più de replicarvi circa ciò. Data ut supra.
Irius.
Iohannes.