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566. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1453 novembre 25 "contra Urceas Novas").

Francesco Sforza loda il luogotenente di Lodi per l'inventario fatto dei beni dell'abbazia di Cerreto. Si dice contento che si lasciano al fattore del defunto monsignore vino, strame e legna che detiene, cosė come lui, duca, gli rilascia la parte spettantegli.

[ 152v] Locumtenenti Laude.
Havemo recevuto le vostre lettere et inteso quanto ne scriveti dela descriptione facta de quelli beni et cose de quella abbatia de Cereto, di quali ce haveti mandato la copia; nel che comendiamo asay la diligentia vostra, et cosė dicemo debbiati provedere che niuna cosa passa in sinistro, excepto quello vino, strame et legna che diceti č remasto in mano Iė del factore del reverendissimo quondam monsignore vicecancellero, al quale siamo contenti, per quello ne scriveti in comendatione soa et della fede che'l ne porta, che ge Ii lassati liberamente; et cosė nuy gli lo lassiamo, per quanto ad nuy specta, de bona voglia. Data ut supra.
Christoforus de Cambiago.
Cichus.