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654. Francesco Sforza al suo familiare Fiorentino da Firenze (1453 dicembre 15 "apud Marchariam").

Francesco Sforza scrive al suo familiare Fiorentino da Firenze che manda lì Torta con cento buoi ducali del carreggio perchè si rimettano, essendo "desfacti". Li deve mettere nella stalla grande facendo loro dare del miglior fieno. Si deve attenere a quello che gli dirà Torta. Sempre mirando al ricupero dei buoi, fa avere al Fiorentino mille staia di remola, che tolta dai sacchi (da rimandare a Cremona a Stefanino Zaccaria e a Pasino Vegnola), deve mettere in un luogo secco. Gli ricorda che il referendario di Piacenza gli farà avere 24 pesi di sale, badando bene che "non sia venduto nè trabalzata unza". A due pasti alla settimana, detto quantitativo di sale dovrà, stando alle prescrizioni del Torta durare due mesi e vigilando lui, sempre di persona, come i bifolchi lo somministreranno con la remola ai buoi. Abbiano, infine, cura che i carri che condurranno i buoi siano posti al coperto in un luogo che "non se guastino e (...) stagano a salvamento."

Florentino de Florentia, familiari nostro.
Nuy mandiamo lì el Torta con cento bovi delli nostri del carezo per refarse, quali sonno desfacti; pertanto volemo che tu gli fazi mettere nella stalla nostra grande et gli faci dare di quello nostro feno habiamo li, et del migliore. Et perchè el dicto Torta haverà retornare a Cremona, volemo et te comandiamo che circha el fare attendere a dicti bovi debbi servare et far servare (a) tuti quelli modi et ordini te sarano dati per el dicto Torta, li quali exequiray con ogni diligentia et advertentia; e questo non manchi per quanto haveti caro la gratia nostra. Apresso, perchè dicti bovi meglio habino refarse, [ 171r] havemo scripto a Stefanino Zacharia et a Paxino Vegnola a Cremona che te debbano mandare le stare mille da remola in suso una nave o doe, come meglio li parera nelli sachi; sichè, havuta haveray dicta remola, la faray vodare fora di dicti sachi et reponere in qualche loco secho che non se possi guastare, e dicti sachi li remanderay indreto a dicti Pasino et Stefanino per quelli conduranno dicta remola. Similmente scrivemo al referendario de Piasenza che debia dare a qualunche messo mandaray da lui pesi XXIIII de sale li quali, a duy pasti per settimana, bastaranno per duy mesi a dicti bovi; sichè provedi presto de mandarli a tuore; la quale remola et sale faray dare a dicti bovi secundo te ordinarà dicto Torta, ma sopratuto habbi bona advertentia che del dicto sale non ne sia venduto, nè trabalzata unza. E quando Ii bovolci el daranno aIi bovi, volemo gli vadi ti in persona a vedere como faranno, aciochè non habiano casone de comettere mancamento veruno; et le carre condurano dicti bovi, volemo le faze mettere a coperto in loco che non se guastino e che stagano a salvamento. Ceterum non obstante che de sopra dicamo mandi a tuore dicto sale, te avisamo che, per più tuo aconzo, haveno scripto a dicto referendario che luy lo mandi lì e faza sia consignato in tue mane; sichè, havuto che l'haveray, ne disponeray como è dicto de sopra. Data ut supra.
Leonardus.
Iohannes.

(a) et far servare ripetuto.