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826. Francesco Sforza al podestà di Codogno (1454 gennaio 27 Cremona).

Francesco Sforza vuole che il podestà di Codogno cancelli ogni garanzia e promessa prestata, su istanza di Giacometto da Vailate, da Bartolomeo da Vailate, uomo ai suoi servizi. Se Giacometto "ha ad fare con luy", lo mandi dal duca che gli renderà giustizia. Nello stesso giorno furono scritte lettere credenziali a Stefano de Catiis per Andrea de Fulgineo.

Potestati Cottognii.
Perchè Bartholomeo de Vaylà è aconcio con nuy et ali nostri servicii volemo, et così te comandiamo che, recevuta questa, debii cancellare liberamente ogni securtate et promissione per luy prestata et facta lì ad instantia de Iacometo de Vaylà, in modo che per veruno non habia essa securtate ad fir molestata; et se esso Iacometo ha ad fare con luy, volemo ch'el vegna da nuy, perchè gli ministraremo rasone. Data ut supra.
Bonifacius.
Cichus.
Die suprascripto.
Scripte fuerunt littere domino Stefano de Catiis credentiales in personam domini Andree de Fulgineo.
Cichus.