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889. Francesco Sforza ad Andrea Fulgineo e ad Antonio Guidobono 1454 febbraio 6 Lodi.

Francesco Sforza esprime ad Andrea Fulgineo e a Antonio Guidobono lo sconcerto per i cittadini che hanno indolentemente risposto alla richiesta ducale di aiuto per gli attuali "urgentissimi bisogni", pur avendo essi sofferto meno aggravi di quello che hanno patito altre città. Cita il caso di Cremona, che gli ha donato 15000 fiorini pur avendo avuto la guerra alle sue porte, mentre quei di Pavia si mostrano tanto renitenti ad aiutarlo. Ordina ad Andrea e ad Antonio di venirsene via, ma con la nota di coloro che hanno dato risposta negativa alle loro richieste di sovvenzione in modo che lui, a sua volta egualmente li ricambi in caso di bisogno.

[ 238r] Andree de Fulgineo et Antonio Guidobono.
Havemo recevuto Ie vostre lettere et inteso ad pieno quanto ne avisate del vostro giungere Iì et de rechiedere de quelli citadini, con Ie persuasione facte per nostra parte, che ne volesseno adiutare ad questi nostri urgentissimi bisogni, Ie quale pocho ne pare habiano vogliuto exauidire, nè intendere il grave peso che nuy havemo aIe spalle, che tuto è per sforrzarse nuy de mantenere et defensare iI stato nostro et dare riposo ad loro et Ii altri nostri subditi; del che non possiamo se non maravegliare et dolere de loro et adpena possiamo credere che ve habiano facto cotale resposte vacue de carità, che nel vero non hanno zà casone de portarse verso nuy in questa forma, essendo loro tractati meglio et più regurdati piu che verune del'altre nostre cità, Ie quale tute hanno supportate damno, spese et desasio assay per Ie guerre, che sapeti non hanno patito loro queste graveze et pesi de guerra quasi niente ad comparatione delli altri; et niente demancho aIe rechieste che l'havemo facte, l'havemo trovati più mansueti, più benigni et più tractabili, senza comparatione che loro. Et fra Ii altri quelli de Cremona de soa bona voluntà n'hanno donato quindeci mille fiorini de presente, che già duy anni ha havuta la guerra fin aIe porte continuamente, et quelli de Pavia se fanno tanto renitenti ad subvenirce et servirne de uno pocho de tempo in prestito; crediamo assay che vuy dal canto vostro habiate facto quello haveti saputo et potuto. Il perchè concludendo, dicemove che debiati partirve da Iì et venirvene ad Milano et non dare più molestia ad quelli citadini, ma portatene la lista et nome de tuti quelli rechiesti per nostra parte et in scripto la respuosta quale havite havuta da caduno de loro perché, quando gli accaderà bisogno ad loro delli facti nostri, possiamo servirli in quello modo al bisogno loro che essi hanno servito et satisfacto al bisogno nostro presente, et sapiamo quale concepto habiamo ad fare de loro in Ie altre cose per l'avenire. Data Laude, vi februarii.
Christoforus.
Cichus.