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995. Francesco Sforza alla comunità e agli uomini di Vigevano (1454 febbraio 22 Milano).

Francesco Sforza comunica alla comunità e agli uomini di Vigevano che ai loro ambasciatori, andati da lui con i denari delle tasse, non ha potuto che rispondere negativamente alla richiesta di un alleggerimento della pressione fiscale perché deve prepararsi, con l'arrivo del bel tempo, per l'uscita in campo. Chiede, perciò, di riscuotere presto il resto delle tasse e rinvia all'avvenire lo scordarsi dei presenti affanni.

[ 264v] Comunitati et hominibus Viglevani.
Li vostri ambassatori sonno stati qui da nuy et n'hanno portati quelli denari delle taxe; apreso n'hanno supplicato volesemo sgravare quella comunità de dicte taxe. El che haveressemo facto voluntiere se havessemo possuto, ma per lo grande caricho havemo ale spalle de mettere insieme le nostre gente d'arme per ussire in campo al bon tempo non potemo, como da dicti vostri ambassatori intenderiti, ali quali dariti fede circa ciò como a nuy proprii; però ve confortiamo et stringemo ad provedere che presto se rescoda il resto de dicte taxe, che'l possiamo havere presto, poi un'altra volta (a) per l'avenire ve faremo delle cose (b) per le quale ve scordarite questo pocho presente affanno. Ma ad questa volta bisogna ogne nostro bon servitore ne adiute e sustegna a questo nostro presente bisogno, et siamo certi el fareti voluntieri. Data ut supra.
Marcus.
Cichus.

(a) Segue volta ripetuto.
(b) Segue ve depennato.