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1180. Francesco Sforza al capitano di Binasco 1450 dicembre 16 Lodi

Francesco Sforza ordina al capitano di Binasco di non aggravare di altri oneri la comunità di Casorate Primo, suddita del vescovo di Pavia Giacomo Borromeo, già tenuta a oneri dati loro da Francesco Maletta.

Capitaneo Binaschi (1).
Tu dei havere veduto quello te scripsimo a viiii del presente nel facto deli homini de Casara, subditi del reverendo monsignore vesco de Pavia (2). De novo essi homini sonno stati da nuy gravandosse de questa addicione de cavalli x et fanti viiii, qualli li hai facta ultra la prima, quella gli feci altra volta Francesco Maleta che diceno eserli in tuto insupportabile. Pertanto, essendo vero che siano taxati d'altri cavalli, siamo contenti et volemo habi advertentia al facto loro et per respecto d'esso monsignore et dela satisfactione d'essi homini li habii recommandati in non gravarli ultra el dovere et ultra quello che degnamente pono et deno supportare, facendo in modo che esso monsignore nì li homini suoi habiano iusta casone da lamentarse. Laude, xvi decembris 1450.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 193, ma dal 1453).
(2) Si tratta del vescovo Giacomo Borromeo (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 801).