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1569. Francesco Sforza a Liberio Bonarelli 1451 gennaio 30 Lodi

Francesco Sforza ordina a Liberio Bonarelli, luogotenente di Alessandria, di convincere «cum bone parole et dolci modi» gli uomini di Castellazzo Bormida a prestare del lavoro per la costruzione del fiume Betalle, oltre a quello che già prestano in loco per il castello.

Locumtenenti Alexandrie.
Se gravano l'homini nostri dal Castellazo che la constructione del rivo o fiume del Betalle molto gli preiudica et è nociva, maxime dandoli tanta aqua quanto se mostra volerli dare, et più se gravano che per essa constructione sino richesti a mandarli opere, dicendo ch'è uno farsi el male da lo' stessi; pertanto volimo che non lassando per modo alcuno l'opera vediati cum bone parole et dolci modi de farli remanere contenti, dicendo che nuy facimo fare quella opera et non altri. Quantum autem ale opere, perché pur ancora loro hanno a far lavorare al castello nostro del Castellazo, volimo che vediate fare che de bono et equo diano qualche opere al Betale et non siano gravati cum aspreza, acioché non habiamo cagione de gravarse. Laude, penultimo ianuarii 1451.
Cichus.