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1682. Francesco Sforza a Giovanni Piccinino da Lavello e ai figli del fu Cristoforo da Lavello 1451 maggio 6 Milano

Francesco Sforza ordina a Giovanni Piccinino da Lavello e ai figli del quondam Cristoforo da Lavello di dare aiuto a Giovanni da Cavirano, capitano dell'Oltrepo, per individuare e catturare i frodatori di sale che sono a Salvano.

Iohanni Picinino de Lavello necnon filiis quondam Christofori de Lavello.
Siamo pienamente informati che per quelli homini de quello loco de Salvano se commettano grande froxacione de sale in grandissimo preiudicio della Camera nostra, de che molto se dolemo et ne recresse. Et perché havimo strectamente comisso ad Giohanne da Cavirano, nostro capitaneo oltra Po, che debbia punire essi froxatori et delinquenti, vi committimo et volimo che non solamente debbiati prestare ad esso capitaneo patienza ch'el li possa punire, ma etiandio volimo che gli debbiati dare ogni adiuto et favore, perché possa fare dicta punicione integramente dandoli essi froxatori nele mane. Et deinde per l'avenire permettereti et lassareti fare l'officio suo ad esso capitaneo senza contradictione et impedimento alchuni. Mediolani, vi maii 1451.
Cichus.