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252. Francesco Sforza a Giovanni Mauruzzi da Tolentino 1450 settembre 3 Lodi

Francesco Sforza informa Giovanni Mauruzzi da Tolentino sulla partenza di Gasparino da Santangelo, sulla ferma di Giovanni Ungaro, sugli alloggiamenti di Francesco e Antonello Securo.

Iohanni de Tholentino (1).
Dilecte noster, restiamo contenti, respondendo ale vostre littere, ch'el sia dato ordine al lozamento de miser Baldasar, aciò che quando retorni indireto non sia impazato. Et ala parte de Gasparino de Sancto Angelo et de Francesco Securo, dicemo che esso Gasparino deve essere partito, perché in questi dì te scripsemo ch'el se lassasse andare cum li soi, non obstante ch'el habia havuto lxxx stara de frumento quali farimo pagare nuy, ma s'el havesse havuto altro ch'el pagasse, et così credimo sia exequito. Francesco et Antonello Securo volemo restino alli soi lozamenti et in scontro d'essi se proveda a miser Baldasarre altroe. Zuhanne Ungaro è andato a Mediolano et è refirmato cum nuy, et però volimo che gli sia provisto come è facto fin qui, secundo li ordini nostri, havendo però advertentia ch'el non se possa partire insalutato hospite, come recordati. Laude, iii septembris 1450.
Cichus.


(1) Si tratta di Giovanni Mauruzzi da Tolentino.